Tecnologie e diagnostica per la conservazione e il restauro

S40. Lavorare per la conservazione e il restauro del Patrimonio culturale

Lo stage prevede tre giorni di full immersion nelle tematiche connesse alla conservazione, restauro, tutela e valorizzazione del Patrimonio culturale italiano. L’esperienza è fondata su una metodologia d’approccio transdisciplinare (caratteristica del Corso) e su incontri di carattere divulgativo e applicativo, anche con docenti in compresenza, lavorando nei laboratori, visitando le istituzioni culturali più rilevanti e utilizzando anche il contesto urbano come “aula all’aperto”. Il restauro, l’antropologia / mummiologia, la diagnosi, la storia dell’arte, lo studio dei materiali e la geologia “dall’alto”, temi architettonici e sociali, la fisica e la chimica applicate, le frontiere del biorestauro e molto altro ancora saranno al centro dell’esperienza formativa. Le studentesse/gli studenti potranno “farsi un’idea” sulla salvaguardia del Patrimonio come grande opportunità di lavoro per il futuro di un Paese così vocato come il nostro, guardando anche alla prospettiva internazionale.

periodo: febbraio 2017*

*data indicativa, ancora da decidere

n. 5 - 20 studenti

 

campo di studio: 
Tecnologie e diagnostica per la conservazione e il restauro

S39. La diagnostica al servizio dei beni culturali

Serie di seminari sulla diagnostica applicata ai beni culturali. Visita alla Pinacoteca di Ascoli Piceno ed al suo laboratorio di restauro. Esperienza pratica di pulitura di superfici policrome con solventi e metodi innovativi. Applicazione di alcuni strumenti analitici non invasivi per la diagnostica nei BBCC. Nuovi strumenti, nuove tecniche e nuovi processi hanno modificato profondamente il panorama culturale mondiale e hanno inciso profondamente nel delicato settore dei Beni Culturali. Se solo pensiamo alla divulgazione e alle innovative tecniche finalizzate alla diffusione della conoscenza, ci rendiamo conto della grande evoluzione dei BB CC conseguente allo sviluppo di nuove tecnologie. Per esempio le conoscenze nell’archeologia con l’avvento dell’archeometria (metodi e tecniche scientifiche applicate all’archeologia) hanno fatto fare un notevole salto di qualità. Non meno importante per i Beni Culturale è stata l’introduzione di nuovi metodi d’indagine e di nuovi prodotti legati alla conservazione e alla protezione del bene. Il trasferimento tecnologico fra chi produce innovazione a chi ne usufruisce rappresenta il processo da salvaguardare e potenziare.

periodo: una giornata - febbraio 2016*

*data indicativa, ancora da decidere

n. 5 - 20 studenti

 

campo di studio: 
Tecnologie e diagnostica per la conservazione e il restauro